Storia

Gli inizi

Il tratto storico richiede, come esige la ricerca scientifica che ne qualifica il senso e la natura, puntualità e precisione sia nella ricerca, nella ricognizione e nel reperimento dei dati, sia nella stesura del documento che quei dati fissa e tramanda alla posterità. Sempre nella consapevolezza che mai potrà essere determinato un punto fermo di oggettività poiché la storia o, meglio, la ricerca storica è frutto di un complesso stratificarsi di intuizioni e scoperte sempre nuove.

L’autonomia amministrativa

Dunque, nel tratteggiare brevemente la storia che racconta della parrocchia dedicata alla Vergine Raccomandata, Patrona della città di Giardini Naxos, non può non essere messo in evidenza che si tratta di una storia relativamente recente – secondo le indicazioni la sua fondazione risale all’ultimo quarto del XVII secolo – eppure intensa e coinvolgente. Così come recente – certamente più recente della prima in quanto la fissazione storica è alla seconda metà del XIX secolo – ma intensa è la storia di Giardini, che acquista la propria autonomia amministrativa da Taormina solo nel 1847.

La parrocchia “S. Maria Raccomandata” è intimamente legata alla storia della chiesa taorminese, essendo questa, secondo le indicazioni riscontrabili nell’importante libro “Storia ecclesiastica di Taormina”, scritto dallo storico Mons. Giovanni Di Giovanni nel 1870, una “delle tre parrocchie taorminesi dipendenti dall’Arciprete, Rettore di tutte le chiese e Parroco universale”. Le altre due parrocchie erano quelle dedicate rispettivamente alla Vergine Assunta in Cielo, e a San Domenico.

Eppure attorno alla chiesa dedicata a Maria SS. Raccomandata o, più precisamente, “Maria SS. Commendatio animarum“, si snoda parte significativa del percorso storico che porterà il territorio di Giardini, denominato “borgo delli giardini” presso tutti i manoscritti settecenteschi che fanno riferimento a Taormina e al suo territorio, alla acquisizione della sua autonomia amministrativa.

Questa considerazione fonda la propria ragionevolezza sulla ricerca storica perché è proprio quest’ultima a sottolineare nella dimensione speculativa del “genius loci“, come e quanto l’aggregazione religioso-cultuale sia stata sempre decisiva nella definizione della comunità civile.

Così, attorno al culto mariano degli abitanti del “borgo delli giardini” viene stratificandosi quella consapevolezza e quel bisogno di autonomia amministrativa che non possono non comportare anche la tensione alla costruzione di una comunità ecclesiale, fondata su caratteristiche diverse da quelle della comunità d’origine.

Nello spirito della piena comunione ecclesiale il culto alla Vergine Raccomandata, già diffuso nel territorio taorminese sin dal secolo XVII e testimoniato dalla presenza di una chiesa dedicata alla Madonna “Raccomandata”, rappresenta per i giardinesi un punto fermo di distinguo da Taormina.

Mappa Borgo delli giardini
Mappa del Borgo delli Giardini

I registri parrocchiali

Il 2 maggio 1719 il sacerdote don Domenico Di Bernardo amministra il Battesimo ad una bambina, Caterina, Pancrazia, Rosaria Bertolumi: si tratta del primo battesimo amministrato e registrato nella chiesa “S. Maria Raccomandata”. Il 10 maggio dello stesso anno viene annotato nel relativo registro la morte di Mariano Vinciguerra: anche in questo caso si tratta del primo funerale celebrato e poi registrato nella chiesa, ormai eretta a parrocchia.

Si deve, infatti, all’ordine, dato dall’arciprete di Taormina, don Giuseppe Gullotta da Castelmola, di compilare i Registri parrocchiali della chiesa sita nel “borgo delli giardini”, dando loro i titoli di: “Liber Baptismorum”, “Liber Mortuorum“, “Liber Matrimoniorum“, “Venerabilis Parochiae Sanctae Mariae Commendationis animae“, la erezione ufficiale a Parrocchia della chiesa dedicata alla Madonna Raccomandata.

Inizia così il cammino della Parrocchia “S. Maria Raccomandata”: un cammino che attraversa, ora nell’anonimato, ora nel protagonismo religioso, sociale e culturale, il tempo. Un tempo segnato da vicende storiche che prima portano Giardini alla conquista della autonomia amministrativa da Taormina, poi la accompagnano, nel passaggio dal XIX al XX secolo, verso l’accoglienza dei Padri Cappuccini e, infine, la aprono al ritorno del Clero diocesano nel 2002.